Le ‘Finestre Decisionali’ di Laszlo


SIAMO AL CENTRO DI UNA FINESTRA DECISIONALE, TUTTO E’ ANCORA POSSIBILE  [recensione di Carlo Anibaldi al punto del Caos, di Laszlo] I sintomi di una decadenza inesorabile ci sono tutti, non solo in Italia. Incertezza economica, potenzialità delle nuove generazioni inferiori a quelle delle vecchie, vilipendio delle risorse ambientali, esaurimento delle fonti energetiche non rinnovabili, valori relazionali impoveriti, allargamento della forbice delle diseguaglianze sociali, preponderanza di valori non aggreganti. Verrebbe da allargare le braccia. Cosa può il singolo di fronte a fenomeni di tale portata? In soccorso ci viene la Fisica moderna, strano ma possibile, a detta di parecchi studiosi. Da pochi decenni siamo entrati in una nuova era della Fisica. Siamo, senza accergercene troppo, entrati nella terza fase, quella della Fisica olistica. Al tempo di Newton si posero le basi della fisica moderna e si affermò una visione meccanicistica dei fenomeni, le leggi della termodinamica e la fisica dello spostamento delle masse cambiarono il mondo e diedero vita alla Rivoluzione Industriale, con tutti i cambiamenti sociali connessi alle nuove scoperte. Einstein e i fisici del suo tempo aprirono la seconda Era della Fisica, quella relativistica e quella dei quanti. La scoperta della non assolutezza di tempo e spazio e che la velocità della luce non era il massimo concepibile, ma un ventimillesimo di quanto possibile in natura, aprì nuovi orizzonti al modo di pensare il creato e le creature, l’energia e lo spazio. Oggi siamo nella terza Era della Fisica, chiamata olistica o non-local, poichè con esperimenti si è potuto dimostrare che il micromondo sub-atomico e il macromondo dell’Universo rispondono a leggi che non potevamo nemmeno immaginare: non esistono sistemi chiusi, ad esempio un cavallo è un sistema, il fiume un altro, l’uomo un altro ancora e poi la montagna, le nuvole, il passato, il futuro, la foresta, la città e così via all’infinito in un Universo separato al suo interno e costituito da sistemi indipendenti.  Semplificando un po’, si può oggi dire che l’Universo e tutto il suo contenuto sono ‘non localizzati’, nel senso che l’aggregazione delle particelle a formare due individui, non è cosa definitiva e assoluta. Sono stati compiuti esperimenti su gemelli, all’inizio, e s’è fisicamente dimostrato che la ferita inferta ad un gemello causava dolore all’altro, indipendentemente dalla distanza e consapevolezza. Altri esperimenti sono stati condotti nel mondo vegetale. La spiegazione a questi fenomeni di teleportazione non poteva che essere olistica, vale a dire che nell’Universo tutto è connesso e interscambiabile a livello subatomico e quello che appare separato e diverso nel mondo che vediamo, è invece ricco di mediazioni e connessioni nel mondo sottile, con scambio continuo di particelle, fisiche e/o energetiche. Una tale visione delle cose sposta parecchio in avanti le nostre conoscenze o almeno la possibilità di conoscere i fenomeni, quali i disastri ambientali, quelli di recessioni economiche globali, di crollo e nascita di modelli, di fenomeni naturali apparentemente inspiegabili, di stati “d’animo” collettivi. Molti individui ‘sensibili’ soffrono in prima persona per una deforestazione o per l’oppressione di una dittatura su un popolo lontano. Moltissime persone hanno sofferto per l’Olocausto, perpetrato 60 anni prima a danno del popolo ebraico, come fosse cosa attuale e vicina fisicamente. I fenomeni di sfregio alle leggi della Natura, sia quella fisica che quella che concerne i sentimenti profondi degli esseri umani, possono subire compressioni che durano decenni, ma poi si apre un momento detto ‘finestra decisionale’ che precede di poco il Punto del Caos. Dopo quel punto è possibile uscirne alla grande o precipitare. Alla luce delle scoperte del nuova fisica, sembra proprio che i destini del mondo siano in mano alle singole nostre microenergie, che tutte insieme determinano il fenomeno. Ma sentiamo cosa ci dice in proposito un cervello davvero brillante che è una punta avanzata dell’Umanità, il prof. Ervin Laszlo, il maggior esperto mondiale di Teoria dei sistemi e Teoria Generale dell’Evoluzione: “In una finestra decisionale, i singoli individui possono creare coscientemente le piccole ma potenzialmente potenti fluttuazioni che potrebbero ‘far saltare’ e decidere il percorso evolutivo che sarà adottato dalla loro società. Possono far pendere il sistema verso un’evoluzione in linea con le loro speranze e aspettative. Allora il Punto del Caos non sarà necessariamente portatore di un collasso globale. potrebbe essere l’araldo, l’annuncio del salto verso una nuova civiltà…..Dove andremo, spetta a noi deciderlo”. [Carlo Anibaldi – rev.2014]

Comments

  1. pierangela carta says:

    …ma poi si apre un momento detto ‘finestra decisionale’ che precede di poco il Punto del Caos. Dopo quel punto è possibile uscirne alla grande o precipitare.
    Io spero che ne usciremo alla grande, soprattutto per il futuro delle giovani e giovanissime generazioni!

  2. Sabrino says:

    Caro Carlo, già se ne parlò, all’epoca di questo argomento, che trovo non solo affascinante per le implicazioni di libertà individuale e generale in esso delineato, bensì scientifico.
    Dopo aver letto alcuni – e me l’aspettavo!- commenti salaci da odierni seguaci del grande salace per antonomasia, Marx, contro le cui idee (era, alla fine, un filosofo e giornalista) ho solo l’obiezione della guida del partito come avanguardia (sostituzione della egemonia borghese con l’operaia?, e che cambia?, queste, d’altronde, le ragioni della fuoriuscita di Bakunin dall’Internazionale) e guida del partito che doveva instaurare la dittatura del proletariato, posso dirti, e da amante delle scienze “dure” (fisica, chimica -ovviamente, e strumentalmente, matematica-, e deambulando verso quelle più “morbide” e umanistiche), che la scienza, se non è scientismo, deve essere conoscenza accurata, controllata e in cambiamento costante e coerente coi propri risultati, pertanto ben sono aperto e accogliente nei riguardi delle recenti scoperte della fisica quantistica, già derivanti dalla meccanica quantistica (quella di cui tiene conto la fisica nucleare, ad esempio, ed einsteniana), e certamente le cose possono ben stare come ne riporti tu, con riflessione personale e tua elaborazione storica, e Lazlo.

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