Letter to Albert – Dialogo immaginario fra Einstein e Russel a proposito di Wittgenstein


[di Carlo Anibaldi – 2012]

Pembroke Lodge – September 27

Carissimo Albert, sono qui a complimentarmi per il meritatissimo premio. Com’era il tempo a Stoccolma? I tuoi studi hanno finalmente avuto il massimo riconoscimento internazionale. Io passo le mie giornate a battibeccare con l’amico Ludwig Wittgenstein, Witty…ricordi? Un lungo epistolario fra noi insomma, che tende a convincerlo – solo tu mi puoi capire – che il fatto di essere noi matematici, non esclude, anzi, presagisce al fatto che un giorno saremo filosofi e chissà cos’altro. Tutto cominciò nei locali della lavanderia condominiale, dove ingannavamo il tempo dell’attesa del lavaggio studiando la giusta introduzione che avrei dovuto dare all’immininte pubblicazione del suo Principia Mathematica…quando volli ad ogni costo metterlo a parte della mia scoperta. Mi riferisco ad un trucco grazie al quale con una moneta da mezzo scellino avrebbe potuto far compiere alla macchina un doppio ciclo…come a dire due cesti di biancheria al costo di uno. Una intuizione che mi rende fiero, tuttavia Witty non la prese bene, adducendo argomenti tendenti a dimostrare la capziosità della mia scoperta e dunque l’intrinseca pericolosità. Andai su tutte le furie e tutt’oggi, che non frequentiamo più i locali della lavanderia nelle ore notturne per non disturbare i condomini con le nostre accese discussioni, la querelle continua con lunghe lettere che ci scambiamo settimanalmente. Poi mi dirai cosa ne pensi tu Albert, ma io resto convinto che il risparmio di mezzo scellino ogni due cesti di biancheria sia oggettivamente un progresso, come lo fu l’invenzione del cuscinetto a sfere, che consentì alle carrozze di ottenere la stessa velocità con un cavallo anzichè due al tiro. C’è poi la questione che due cavalli cacano il doppio di uno e dunque le strade sono oggi meno una colata di merda che un tempo. Detto questo, ho avvertito Ludwig con queste parole: sarai pure un gran matematico, ma non sarai ricordato da nessuno fuori da questa Università, poichè non comprendere che due cesti di biancheria è meglio di uno e che un chilo di merda di cavallo è meglio di due, è segno di ottusità a metterla sull’etica ‘sta cosa. A questo punto ti starai chiedendo perchè ti riferisca questi fatti, ebbene la risposta sta tutta nella risposta che il Wittgenstein mi dette lasciandomi di sasso.  Senza girarci intorno e anzi guardandomi diritto negli occhi proferì queste parole:”Senti Bertrand… le tue teorie del mezzo scellino risparmiato con la frode sono perniciose, dillo anche al tuo amico Albert, appena tornato da Stoccolma con in tasca la Gloria, poichè tendono ad ammettere che seppure ci si dovesse un giorno fare una bomba con le vostre scoperte di matematica applicata, ebbene è ovvio che diventerete allora filosofi e perfino umanisti e alla fine riuscirete a strappare anche un grande Premio per la Pace, forse un altro Nobel, ma rimane il fatto, evidente ai miei occhi di matematico teorico, che la Pace l’avrete scientemente distrutta per poi passare il resto della vostra vita a giocherellare con le rovine. Troppo idiota inventare una bomba, ad esempio, e poi raccomandarsi di non usarla”.

Dunque Albert comprendi bene quanto le parole di Witty mi abbiano turbato. Costui non ha capito un cazzo oppure ha capito tutto? Fammi sapere che ne pensi.

Sinceri auguri e felicitazioni, tuo Bertrand

P.S. Fammi anche sapere se sei interessato al mio trucchetto …che anche con mezzo Deutsche Marc dovrebbe funzionare.

[Carlo Anibaldi – 2012]

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