Lettera a Mathilda [March, 22] di Carlo Anibaldi


Gentile Mathilda, ora finalmente, dopo due settimane che non viene al mio studio, ho certezza che si è offesa per l’accaduto. Purtroppo ho anche certezza di non essere creduto se le dico in tutta sincerità che non mi sono preso licenze di sorta, ma che quando le ho gridato “Avanti” ero talmente assorto nei miei pensieri da non rendermi conto che ero completamente nudo sul divanetto dello studio, come mio costume nelle giornate calde. Mi rendo conto che il suo mondo non concepisce un bottone slacciato nemmeno sul lungolago qui di fronte, ma la prego di considerare gli infiniti mondi, fra cui il mio, che non sopporta stoffe impregnate di sudore, considerandole, queste sì, al di là della decenza. Comunque sia ero sovrappensiero e mi dolgo infinitamente dell’accaduto. Spero decida di tornare presto al mio studio e ai nostri appuntamenti…che il lavoro intrapreso sulle rimozioni infantili era davvero a buon punto e non sia mai dovessimo interromperlo per questo insignificante incidente.

Suo devotissimo Sigmund

THE ETERNAL di Carlo Anibaldi


Thaj Mahal – Il Tempio dell’Amore Eterno

Ne abbiamo fatto un filmato sul fluire senza tempo dei contenuti dell’Anima. Le immagini infatti, meglio di queste poche parole di introduzione al filmato, richiamano altre immagini, che a torto pensavamo originali o addirittura personali. L’Anima entra in scena ogni volta che siamo sospinti da un sentimento e a malapena vediamo il percorso e mai la meta. Il contrario esatto del pensiero volitivo, dove è sempre chiara la meta e poco ci importa del percorso. I moti dell’anima, le cosiddette ‘animosità’, hanno diversi volti e qualità spesso opposte; determinano scelte a nostra insaputa e quasi mai in linea con la logica della mente, prendono la mano e determinano la scena. Tutti abbiamo sentito storie di vecchi professori che abbandonano tutto e tutti per ‘scappare’ con la ballerina dai capelli rossi, o storie di gelosie che definiamo ‘paranoiche’ pur sapendo che la gelosia patologica colpisce una vita intera e non pochi giorni o mesi ed esclusivamente legate ad una fase del rapporto amoroso. E poi gli innamoramenti, cui sono annesse quantità di energia enormi e comportamenti e perfino metabolismo, inusuali. Quante volte abbiamo visto uomini adulti trasfigurati in donnette dalla voce stridula quando sono in preda ad un’ira incontrollata e donne che, in situazioni di insopportabile frustrazione, divengono, anche fisicamente talvolta, le megere dei libri di fiabe. E che dire di quel sentirsi ‘divini’, ad un passo dal cielo, anzi nel cielo, nelle trasfigurazioni mistiche e in quelle amorose, che ci fanno sentire in comunione assoluta con gli altri o con un’altro in particolare? E di quei momenti di intimità assoluta con l’altro da sè… che il fare l’amore diviene una cosa più del cielo che della terra? Tutte queste situazioni e molte altre, sono il territorio dell’Anima. Queste esperienze ci trascendono, non ne abbiamo la completa disponibilità poiché non sono ‘nostre’, ma appartengono al collettivo condiviso e dunque quando abbiamo detto ad una persona ‘ti amerò per sempre’, non abbiamo detto una scemenza da innamorati, ma una bella verità, poichè l’amore ha un contenuto energetico connesso alle espressioni dell’Anima che travalica i destini delle storie personali.e vanno a costituire le esperienze fondamentali dell’Umanità…che conosciamo anche senza averle ancora mai vissute….come gli uccelli sanno come volare senza  averlo imparato. Siamo nella condizione di soggiacere alla potenza dell’Anima in toto, in parte o per nulla nella misura che ne abbiamo coscienza. L’incoscienza può essere distruttiva…pensiamo a quel vecchio professore fuggito con la ballerina…. e dunque avere coscienza dei moti dell’Anima può essere allora il percorso e il senso di una vita intera. Per molti è così, in verità più nella cultura orientale che in quella occidentale, meno avvezza ad ascoltare le voci di ‘dentro’ e più incline a farci film, canzoni e letteratura, che suscitino emozioni forti per via ‘indiretta’, lasciando l’Anima a far da padrona incontrastata in momenti particolari e spesso cruciali della vita, con conseguenze distruttive e scarse possibilità di appello. La conoscenza dell’Anima passa per i rapporti in cui essa è coinvolta ed è questa la ragione per cui i secondi matrimoni ‘funzionano’ generalmente meglio dei primi, più che per le supposte ‘incompatibilità’ lamentate. Più in generale e quindi in ogni tipo di rapporto, vale dunque la regola ‘più conosco gli altri e più conosco me stesso’…generalmente usata invertita, ma è letteratura, poichè è in verità assai più facile arrivare a se stessi attraverso gli altri….ma è lavoro da Maestri, poichè generalmente siamo confusi dagli altri.

[Carlo Anibaldi]

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